Per la corretta esecuzione delle tecniche di saldatura occorre un’approfondita conoscenza teorica affiancata alla giusta dose di pratica: e la saldatura ossidrica in questo non fa eccezione.
Mediante questa tecnica è possibile creare una solida giunzione tra due oggetti o componenti in metallo, e per dedicarsi a questi lavori occorre un dispositivo per la saldatura ossidrica da utilizzare sempre con idonei strumenti di protezione personale.
La saldatura ossidrica può essere effettuata imprimendo diverse inclinazioni al cannello a cui corrispondono altrettante applicazioni pratiche; e non è infrequente che, per l’esecuzione di un lavoro, sia necessario il ricorso a più di una tecnica. Esaminiamo le due più comunemente utilizzate:
Saldatura a sinistra
Si tratta della tecnica più utilizzata, che trova ampia applicazione per l’unione di pezzi di spessore non superiore ai 4 millimetri. Per eseguirla si tiene con la mano sinistra la bacchetta di materiale di apporto e con la destra il cannello. Il movimento procede verso sinistra e il cordone di saldatura di conseguenza rimane sotto e dietro al cannello.
La bacchetta, il cui spessore deve corrispondere a circa la metà del materiale da saldare, va tenuta alla distanza di circa 2-4 millimetri dal piano di saldatura e inclinata formando un angolo di 45°; la medesima inclinazione deve essere impressa al cannello durante l’utilizzo.
Saldatura a destra o “all’indietro”
Per pezzi di dimensioni superiori ai 4 millimetri si tende a optare per la saldatura a destra, che richiede meno materiale di apporto. Al contrario del caso precedente, la saldatura procede verso destra e il cordone di saldatura finirà perciò col trovarsi sotto e dietro alla bacchetta. La distanza e l’inclinazione della bacchetta sono analoghi al caso precedente, mentre il cannello deve essere inclinato di circa 70°.
Per entrambe le tecniche vale la raccomandazione, come di consueto quando si parla di saldatura ossidrica, di prestare molta attenzione alla distanza del dardo dal cordone che si sta formando: quella ottimale è intorno ai 4-6 millimetri. Distanze maggiori potrebbero infatti determinare un’ossidazione indesiderata del materiale, mentre tipicamente a un’eccessiva vicinanza è associato un calore insufficiente in quanto il gas risulta parzialmente incombusto.
Le tecniche descritte sono adatte per eseguire non solo la saldatura ossidrica, ma anche quella osso-acetilenica e quella osso-propanica.
Ricordiamo infine le precauzioni di sicurezza che vanno sempre osservate quando si utilizzano i dispositivi per la saldatura ossidrica:
– Indossare mascherina e occhiali protettivi durante l’intero lavoro di saldatura, da eseguirsi in locali aerati;
– Adoperare dei guanti spessi per mantenere in posizione i pezzi da saldare.